A parte i compensi per l’avvocato, le spese per affrontare una causa in tribunale sono determinate da varie voci. In primo luogo vengono in esame i costi del “contributo unificato”.  Lo Stato, per far fronte alle ingenti spese della mastodontica macchina della giustizia, chiede a chi ha intenzione di iniziare una causa un contributo alle spese. È appunto il “contributo unificato” che chi si rivolge alla giustizia deve versare allo Stato, una somma di denaro determinata in proporzione al valore della causa. Il valore della causa è a sua volta determinato secondo i criteri appositamente individuati dagli artt. Da 10 a 17 del Codice di Procedura Civile.

         L’importo del contributo unificato è determinato, oltre che dal valore, anche in base al tipo di procedimento: per alcuni, p.e. separazione e divorzi, è determinato in misura fissa; per altri, p.e. procedimenti per decreto ingiuntivo, è ridotta alla metà; altri ancora, p.e. procedimenti per amministrazione di sostegno, sono esentati dal pagamento.

         Non possiamo illustrare tutti i casi, che comunque possono essere agevolmente consultati sul web, ma indichiamo i valori per le cause ordinarie in primo grado avanti al Tribunale.

VALORE                                 CONTRIBUTO

DELLA CAUSA                        UNIFICATO

Fino ad € 1.100,00                                    43,00

da €     1.100,01   a              5.200,00                    98,00

da €     5.200,01   a            26.000,00                  237,00

da €   26.000,01   a            52.000,00                  518,00

da €   52.000,01   a          260.000,00                  759,00

da € 260.000,01   a          520.000,00              € 1.214,00

Oltre € 520.000,00                                             € 1.686,00

Da sottolineare che nei giudizi di appello il contributo è maggiorato del 50,00%; per i giudizi in Corte di Cassazione è raddoppiato.

         Oltre al contributo unificato, per valori della causa superiori ad € 1.100,00 è dovuta una marca da bollo di € 27,00.

          A ciò vanno aggiunti i costi di notifica, ovvero dell’attività svolta dagli Ufficiali Giudiziari per mettere la controparte a conoscenza del fatto che esiste una causa nei suoi confronti e che dovrà presentarsi in Tribunale. Normalmente il costo è di poche decine di Euro, ma è evidente che se dobbiamo chiamare in causa dieci persone, magari residenti in altre Regioni o all’estero, il costo lievita parecchio.

          

        Infine bisogna tenere conto del fatto che a volte, prima di iniziare una causa, è necessario munirsi di una adeguata perizia tecnica, il cui costo deve essere tenuto in conto. Inoltre il giudice potrebbe ritenere necessario nominare un perito (il cosiddetto CTU, Consulente Tecnico d’Ufficio) come per esempio un medico, un ingegnere o un commercialista. I costi della consulenza tecnica d’ufficio non si presentano all’inizio della causa, ma parecchio tempo dopo. Ma di questi si deve tenere conto al momento di valutare l’opportunità o meno di fare causa, perché normalmente vengono posti a carico di che ha cominciato la causa, salvo poi, a fine causa, essere posti a carico della parte soccombente.

                                                                                              Avv. Tullio Scirè